Grave lutto per Elena Santarelli. Suo zio Vittorio si è tolto la vita nella mattinata di ieri gettandosi dall’ottavo piano di un palazzo in corso della Repubblica, in pieno centro a Latina.
A dare una motivazione all’accaduto è stata proprio Elena Santarelli, che attraverso Instagram ha spiegato il perché del gesto: l’uomo aveva appreso di recente di essere affetto da un brutto male. La showgirl di Latina lo ha voluto salutare pubblicando il testo dell’ultima lettera scritta dall’uomo, dalla quale emerge chiaramente come la notizia della malattia gli avesse tolto ogni forza per andare avanti.
Elena Santarelli ha riportato per intero il testo della lettera, accompagnandola con un suo pensiero di affetto e comprensione nei confronti del gesto compiuto da suo zio, che insieme a sua moglie si occupava di accudire ed assistere la figlia, affetta dalla sindrome di Prader Willi. Scoprendo di essere malato, l’uomo avrebbe deciso di farla finita, stando almeno a quanto si legge dalla sua lettera. “Chiedo ai politici di fare di più per le ‘famiglie con handicap’ “, c’è scritto nella lettera, un evidente appello alle istituzioni affinché non lascino soli i familiari di persone disabili o con gravi problemi di salute.
Ecco il messaggio di Elena Santarelli pubblicato su Instragram.
“Questa è la lettera che mio zio Vittorio ha lasciato a mia zia Clara (sorella di mia madre) ieri mattina sul tavolo prima di togliersi la vita dall’ottavo piano di un palazzo a Latina. Mio zio aveva una figlia (Daniela) con la sindrome rara di prader willi ,da 37 anni era l’ombra di sua figlia Daniela ,era insieme a mia zia un vero e proprio “care giver “dedicando tutte le sue energie alla figlia malata , e come tutti i care giver ci si sente lasciati soli ( non dalla famiglia ). Pochi gg fa aveva scoperto di essere affetto da una malattia ,questo è il secondo mostro di cui parla .
Questo gesto che ha compiuto può essere giudicato come atto di vigliaccheria ma non è così ,un gesto chiaro di un ultimo sacrificio verso la famiglia e verso tutte le famiglie che vivono questa condizione .zio Vittorio era una bella e brava persona che aiutava tutti con il sorriso sulle labbra e vorrei che tutti lo ricordassero per tutto quello che ha fatto prima di compiere qs gesto estremo. Zio voleva che si parlasse della prader willi e questo è’ il mio contributo al tuo volere zio Vito.ti vogliamo tutti bene zio ,hai lasciato un grande vuoto .il repost e’ gradito . #caregiver#ciaozioVito #tivogliamobene . Ci prenderemo tutti cura della tua famiglia ,
Con affetto , tua nipote Elena”
Condoglianze alla famiglia di Elena Santarelli da parte di noi di LatinaPress.it
Prader-Willi, di cosa si tratta
E’ una malattia genetica molto eterogenea, sia dal punto di vista clinico, sia da quello genetico. Si manifesta già alla nascita con una grave ipotonia, che comporta problemi alla deglutizione e all’allattamento. Il bambino affetto mostra una costante assenza di sazietà (iperfagia) la quale, se non controllata, può portare a obesità grave. La malattia è inoltre associata a difficoltà di apprendimento e a disturbi comportamentali (comportamento ossessivo-compulsivo oppure manipolativo) e psichiatrici (difficoltà nell’interpretazione e nell’uso appropriato delle informazioni sociali, che comportano disturbi simili a quelli caratteristici dello spettro autistico) di entità variabile. Quanto alla cura, non esiste al momento alcuna terapia specifica risolutiva.