Il Sindaco di Latina sta predisponendo un’ordinanza con la quale si rinvia l’inizio delle lezioni al 24 settembre prossimo. Il provvedimento riguarda le scuole di ogni ordine e grado fatta eccezione per gli asili nido.
La decisione è stata presa al termine di una riunione che si è svolta oggi pomeriggio in videoconferenza tra la maggior parte dei Sindaci della Provincia di Latina, un confronto che era stato promosso dal Sindaco Damiano Coletta e dal Presidente della Provincia Carlo Medici.
«È stata una scelta condivisa con buona parte dei colleghi Sindaci – commenta il Sindaco Coletta – poiché riteniamo che il rinvio delle lezioni ci consentirà di ultimare tutti i protocolli di sicurezza suppletivi all’assenza dei banchi monoposto, approfittando anche della pausa legata all’appuntamento referendario. Parliamo di interventi che hanno l’assoluta priorità poiché da questi dipende la sicurezza di bambini, ragazzi e personale scolastico. Il Comune in questi giorni ha ricevuto diverse sollecitazioni in tal senso anche da parte degli stessi Dirigenti Scolastici attraverso l’Assessore alla Pubblica Istruzione Gianmarco Proietti. E anche le istanze esposte nel corso dell’ultima Commissione Scuola, presieduta da Fabio D’Achille, andavano in questa direzione. Sono convinto che questa sia la decisione più saggia in questo momento, soprattutto perché è arrivata al termine di un percorso fatto di ascolto e condivisione».
Intanto altri dieci comuni della provincia in queste ore hanno decisio di posticipare l’inizio dell’anno scolastico: si tratta di Terracina, Pontinia, Norma, Sermoneta, Cori, Sabaudia, Sezze, Maenza, Roccagorga e Prossedi.
Slitta l’inizio della scuola anche a Cisterna, Maenza e Formia
Anche a San Felice Circeo le scuole riapriranno il 24 settembre
Valletta e Tripodi: “Coletta capitola e posticipa inizio scuola ammettendo di non aver risolto ancora le tante criticità esistenti”
“E alla fine anche il sindaco Coletta è arrivato all’unica decisione sensata e possibile in una fase così delicata come quella che la riapertura delle scuole rappresenta. Siamo felici di constatare che il nostro appello a posticipare al 24 settembre il suono della campanella sia andato nella giusta direzione e non fosse, come qualcuno ha tentato di far credere, mosso da mera propaganda politica ma da quel buon senso e quella responsabilità che chi guida il Comune capoluogo dovrebbe avere. Non siamo altrettanto felici di essere stati profeti in Patria. Perché le motivazioni addotte da Coletta per spiegare le ragioni del posticipo non fanno che confermare i nostri timori e i nostri dubbi. Timori legati al fatto che per una mera questione di puntiglio politico il sindaco di Latina avrebbe aperto le scuole nonostante le tante criticità esistenti ed irrisolte. Per sua stessa ammissione l’ordinanza nasce a seguito del recepimento delle richieste avanzate da docenti, dirigenti scolastici che non risalgono a queste ore ma sono costanti richiami che da settimane sono state avanzate, e rimaste inascoltate, proprio dal Comune di Latina sino a qualche minuto fa. Dubbi inerenti la totale mancanza di coraggio da parte del sindaco di un comune capoluogo di provincia che avrebbe dovuto guidare in Regione la richiesta di posticipo e non, come purtroppo fa sempre, attendere gli eventi e limitarsi a seguire l’onda in questo caso rappresentata da tutti quei sindaci della provincia di Latina che già avevano messo nero su bianco questa decisione nell’interesse esclusivo dei nostri ragazzi. Oggi i cittadini di Latina possono tirare un sospiro di sollievo ma restano molti nodi ancora da sciogliere di cui chiederemo conto a Coletta e ad Lbc in questi giorni. In primis il fatto che sia stato omesso sinora la mancanza dei banchi monoposto e la non ultimazione dei protocolli per garantire, comunque, la sicurezza degli studenti”.
Così in una nota congiunta il consigliere comunale della Lega a Latina, Vincenzo Valletta ed il capogruppo in consiglio regionale del Lazio, Angelo Tripodi.