L’inchiesta partita dal capoluogo pontino.
Sono oltre mille le denunce arrivate ai pm di Palermo che indagano su una maxi truffa ai consumatori messa a segno da alcune agenzie di poste private. La Procura si appresta a chiudere l’inchiesta al momento a carico di Nunzio Giangrande titolare di “Servizi postali” e Graziella Torrisi di “Posta più”, le due società a cui in franchising erano collegate 72 agenzie inizialmente sequestrate nell’ambito dell’indagine condotta dal pm di Palermo Paolo Guido. Secondo l’accusa, attraverso le agenzie gestite in franchising, probabilmente all’oscuro di tutto, gli indagati gestivano senza l’autorizzazione della Banca d’Italia, un servizio di pagamento di bollettini. Solo che gran parte del denaro versato dagli ignari cittadini non sarebbe mai arrivato a destinazione, fermandosi nei conti milionari dei titolari delle società . L’indagine è nata dall’esposto di un’agenzia di Latina che appartiene al circuito Poste più che riceveva le proteste dei clienti che segnalavano intimazioni al pagamento. Nel tempo alla denuncia si sono aggiunte centinaia di querele di privati. L’inchiesta del pm di Palermo potrebbe allargarsi a tutte le società analoghe italiane che gestiscono abusivamente, l’attività di servizi di pagamento. Gli investigatori non escludono la connivenza di alcuni direttori di uffici postali e stanno cercando di capire se la maxi truffa fosse finalizzata ad un riciclaggio di denaro sporco. Lazio Tv