L’uomo è stato assolto, perché incapace di intendere e volere al momento del fatto.
Non era capace di intendere e volere quando ha ucciso la madre, una donna rumena e il figlio di quest’ultima. Roberto Zanier, 36enne di Latina accusato del triplice omicidio, è stato assolto perché non imputabile. E’ l’esito del processo che si è svolto con il rito abbreviato e che si è concluso davanti al gup Giuseppe Cario che ha accolto quanto stabilito dalle perizie psichiatriche: l’ex guardia penitenziaria, secondo quanto emerso, era ossessionato da “presenze malvagie” e dalla “fine del mondo”. Il giudice ha disposto per lui la detenzione in un ospedale psichiatrico per dieci anni al termine del quale verrà effettuata una valutazione medica per stabilire il grado di pericolosità sociale. Era il 21 dicembre dello scorso anno, in pieno clima natalizio, quando Roberto Zanier, in preda ad un raptus di follia, uccise la madre Norina Londero nel sonno con un colpo alla testa nella sua abitazione in via Rappini. Qualche ora dopo, bussò invano alla porta del padre in via Darsena e, alla mancata risposta del genitore, iniziò a sparare contro i vicini colpendo letalemnte Elena Tudora la donna rumena che viveva in affitto in un locale di proprietà del genitore e ferendo gravemente il figlio il figlio Andrei Gabriel Bodgan e che morì una settimana dopo in ospedale. Zanier venne bloccato dalla Polizia mentre vagava nelle campagne. Alla lettura del disposito della sentenza aula c’era lui accompagnato da alcuni familiari e non ha avuto nessun tipo di reazione. Lazio Tv