Riceviamo e pubblichiamo:
““Liberi di Scegliere” – comitato nato spontaneamente dall’impegno congiunto di privati cittadini per la difesa dei diritti costituzionali – è lieto di annunciare la seconda fiaccolata con corteo a sostegno dei portuali di Trieste impegnati in una battaglia per la collettività nazionale e per il Diritto al lavoro.
La manifestazione ed il corteo, autorizzati dalla Questura di Latina, si svolgeranno venerdì 29 ottobre con appuntamento alle ore 20.30 in piazza della libertà, di fronte alla Prefettura della città. Da lì il corteo sfilerà con itinerario già comunicato alle forze dell’ordine e da queste approvato, per sostenere i lavoratori del porto di Trieste, da settimane impegnati nella difesa del diritto al lavoro sancito dalla Costituzione Italiana.
Ricordiamo, infatti, che l’introduzione del green pass come documento indispensabile per accedere ai luoghi di lavoro e per non essere sospesi o licenziati, rappresenta, nella forma e nella sostanza, un obbligo surrettizio alla vaccinazione per mezzo di un siero sperimentale circa il quale nessuno si assume la responsabilità per effetti avversi, responsabilità che ricade, quindi, sul cittadino “richiedente”. Infatti, attraverso la firma di un consenso informato riportante informazioni a più riprese contraddittorie circa l’efficacia dei vaccini sperimentali, il “richiedente” dichiara di essersi presentato per sua libera scelta ed esonera da ogni responsabilità il personale sanitario somministrante, le case farmaceutiche e le Istituzioni.
Ribadiamo inoltre che già numerosi illustri giuristi si sono espressi negativamente circa l’introduzione del Green Pass secondo le vigenti modalità attuative da parte del Governo Italiano, criticandone l’incostituzionalità oltre a rappresentare, a più riprese, che il suddetto impiego sia, oltretutto, in aperta violazione della vigente normativa UE.
Nella gerarchia delle Fonti del Diritto, la Costituzione ed i Regolamenti UE prevalgono su qualunque legge nazionale, DPCM, Decreto Legge, leggi regionali o locali e già questo, senza entrare in questa sede nel merito di altre considerazioni – per quanto di indubbio interesse -, sarebbe di per sé sufficiente ad evidenziare l’evidente incompatibilità tra il green pass così come imposto dal Governo Italiano ed il nostro ordinamento giuridico.
L’intento di questa manifestazione (assieme alle precedenti e le successive) è quello di far sentire il nostro supporto, la nostra vicinanza ed il nostro affetto, nonché quello della cittadinanza aderente, ai lavoratori del porto triestino, oltre a far sentire la nostra e la vostra voce per la libertà di scelta. Siamo quindi a precisare che la manifestazione ed il corteo non hanno carattere ideologico a favore o a sfavore dei vaccini ma focalizzano l’attenzione sulla costante violazione dei Diritti Costituzionali con la costrizione per i cittadini ad esibire un lasciapassare sia per partecipare alla vita sociale che per lavorare.
Tale certificato viene rilasciato solo dietro vaccinazione o, in alternativa, dopo tampone ogni 48 ore, quest’ultimo economicamente oneroso per il richiedente e definito, con un certo orgoglio, da esponenti del Governo come una tortura fisica e psicologica per coloro che, lo ricordiamo, non sono NO VAX ma nutrono legittimi e plausibili dubbi sugli attuali sieri sperimentali a causa dell’assenza di una farmacovigilanza attiva e della carenza della farmacovigilanza passiva la quale, secondo i più recenti studi statistici, rileva e fornisce un numero di casi sottostimati fino a cento volte rispetto alla reale incidenza degli effetti avversi, dai più lievi a quelli più gravi, finanche arrivare al decesso o a danni permanenti. A tal proposito facciamo notare che tra le fila degli aderenti a questa manifestazione, come in quelle precedenti e come in quelle che da mesi si susseguono nelle piazze italiane, vi sono persone sia vaccinate che non vaccinate e questo, chiaramente e con ogni evidenza, priva le stesse di quella connotazione NO VAX costantemente affibbiatagli dal mainstream. Queste persone hanno in comune un solo obiettivo: la rivendicazione del rispetto dei diritti costituzionali, compresi il diritto al lavoro ed il diritto alla libertà di scelta.
Vogliamo infine ricordare che il comitato e tutte le iniziative da esso promosse sono slegati da colori politici e/o partitici. E’ inoltre desiderio ed impegno del comitato quello di promuovere manifestazioni pacifiche ed ordinate, in collaborazione con le forze dell’ordine e nel pieno rispetto delle regole.
“Liberi di Scegliere” nasce dall’impegno dei fondatori e coordinatori Serena Capitelli, Cinzia Romano, Antonello Trovato, Antonio Colletta, Massimo Capitelli, Alessandro Maria Scavolini, Roberto Pedrona e Roberto Cifra. Il Comitato incarna e rappresenta la voce di tutti quei cittadini che hanno compreso che non si tratta di una battaglia per o contro il vaccino ma del naturale perseguimento della libertà di scelta, del Diritto al Lavoro e, lo ribadiamo, di tutti i diritti garantiti dalla nostra meravigliosa e invidiata Costituzione.
Quanti vorranno aderire sono invitati a partecipare portando con sé delle candele, ad indossare, se possibile, giubbotti o gilet di colore giallo in segno di solidarietà ai portuali di Trieste e sventolando il Tricolore, ricordandovi che non saranno ammessi simboli politici o partitici. Sono richiesti, e sottolineiamo fermamente questo punto, il rispetto delle regole, l’utilizzo di mascherine qualora non fosse possibile rispettare il distanziamento sociale e la collaborazione con le forze di polizia che scorteranno il corteo lungo l’itinerario pianificato e che presenzieranno alla manifestazione per garantire la sicurezza ed il decoro della stessa.”