C’è anche Latina tra i Comuni che beneficeranno dei finanziamenti della Provincia nell’ ambito del Piano di Riqualificazione Ambientale (PRA) del progetto REWETLAND.
Il progetto, nato attorno al Gennaio 2010 e finanziato dall’Unione Europea, mira a dimostrare l’efficacia dei sistemi di fitodepurazione per la riqualificazione delle acque e, in generale, per migliorare la qualità dell’ambiente dell’Agro Pontino, in particolare l’inquinamento dei corpi idrici superficiali, mediante la redazione di un Programma integrato di riqualificazione ambientale e operando alcuni interventi pilota sull’ intera rete dei canali di bonifica, all’ interno del Parco Nazionale del Circeo e nell’ area della Marina di Latina ed, infine, in una grande azienda vinicola dell’Agro Pontino.
Esso è volto a integrare obiettivi di disinquinamento, riqualificazione paesistica, difesa del suolo, tutela della biodiversità e sostegno agli imprenditori agricoli. Nel progetto saranno coinvolte, attraverso un appropriato progetto di comunicazione, le realtà sociali locali.
All’ Amministrazione andranno 150mila euro da impiegare in interventi per la realizzazione di sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue in contesti di piccoli e piccolissimi insediamenti urbani.
“Il progetto – trapela dall’Amministrazione Comunale – nasce da uno studio sull’ impatto del carico inquinante sulle acque nelle piccole e piccolissime comunità, cioè negli agglomerati urbani con meno di 2.000 abitanti dove spesso non risulta economicamente conveniente effettuare il collettamento dei reflui e il loro recapito nei depuratori consortili. Anche il Comune di Latina presenta diversi nuclei a bassa densità con queste caratteristiche e attraverso il progetto REWETLAND si vuole affrontare questa tematica promuovendo i sistemi di fitodepurazione nei nuclei di case sparse presenti sul territorio comunale che non sono allacciati alla rete fognaria e per i quali non sono previsti interventi immediati di allaccio.
Tra gli obiettivi del progetto ci sono anche la realizzazione di un impianto pilota a servizio di un Consorzio (da individuare a seguito dello studio di fattibilità) e lo sviluppo di una campagna di sensibilizzazione rivolta alla popolazione locale sull’ importanza della qualità delle acque“.