Un ‘servizio’ che paghiamo salato e che ci da rare soddisfazioni. Poco meno della metà delle amministrazioni – o delle aziende – che gestiscono il servizio rifiuti, hanno reso pubblica la cosiddetta ‘carta dei servizi’. Questo per spiegare che nella maggior parte dei casi, pur essendo ‘obbligati’ a pagare con puntualità, non tutti gli utenti sono a conoscenza della raccolta effettuata, la frequenza, quando e come vengono igienizzati i cassonetti, in quali giorni specifici -e a che ora – vengono pulite le strade, o quando vengono svuotati i cestini.
A fare ‘le pulci’ alla Tari ci ha pensato l’annuale rilevazione raccolta dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. Forse un po’ ‘generosa’ la famiglia tipo presa in esame, composta da tre persone e collocata in ben 100 mq2 di casa.
Il Lazio non scherza con 325 euro a famiglia, contro i 300 nazionali, e Roma, mai come in questi ultimi tempi ostaggio dell’immondizia, la Tari ammonta addirittura 378 euro. Seguono Viterbo (269 euro), Latina 325 euro (+2,7% rispetto allo scorso anno) , Rieti (319 euro), e Frosinone.