Oltre due quintali di pesce scaduto e senza tracciabilità stavano per essere venduti in attività di ristorazione tra Roma e Latina.
L’intero carico di merce, depositato in un capannone di via Tuscolana, è stato sequestrato oggi dal personale della Guardia costiera di Formia e da quello delle Capitanerie di Porto di Roma e Gaeta. L’operazione nasce a seguito di una serie di controlli nei ristoranti di Formia. Le indagini si sono spostate nella Capitale dove gli agenti hanno scoperto 220 chili di tonnetti striati scaduti da circa un anno e alghe essiccate probabilmente provenienti dall’Estremo oriente. Un uomo è stato denunciato per frode in commercio e sono state elevate sanzioni per circa 10mila euro.