“Nell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina circa 200 lavoratori sono costretti a usare uno spogliatoio unico per donne e uomini, fuori dalla struttura principale, con a disposizione 81 armadietti, mentre un bagno su 3 è rotto ed un ingresso allo spogliatoio è accessibile facilmente anche dalla strada e quindi pericoloso per chi fa il turno di notte vista, l’assenza di sorveglianza. Si tratta di condizioni assolutamente sconcertanti ed in violazione di qualsiasi norma sanitaria anti-contagio. Al “Fiorini” di Terracina, invece, il problema è a monte: l’ospedale non consegna un locale idoneo agli addetti al pulimento, nonostante le richieste fatte e pertanto i lavoratori sono costretti a cambiarsi nei bagni aperti al pubblico dell’ospedale. Per queste due vicende abbiamo chiesto un urgente intervento di adeguamento alla ASL e alla Regione Lazio, nel rispetto delle vigenti normative anti-contagio e della normativa in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro”
E’ la denuncia che arriva dal segretario nazionale del sindacato CLAS, Davide Favero, circa le condizioni di lavoro del personale addetto ai servizi nei presidi ospedalieri di Latina e Terracina:
“Agli addetti ai vari servizi (pulizie, sanificazione, portantinaggio ecc.) all’interno di questi due ospedali – continua Favero – da mesi non vengono effettuati tamponi e test sierologici, nonostante questo personale sia in contatto costante con quello sanitario e con i pazienti. Questi lavoratori si trovano a lottare anche per il loro diritto alla salute, non solo per i tamponi non effettuati come già da noi denunciato, ma anche per la mancanza di garanzie interne alle strutture. E’, oltretutto, una mancanza di rispetto verso professionalità che a loro volta garantiscono l’igiene e la sicurezza delle strutture ospedaliere. E’ necessario intervenire in modo deciso sulla condizione interna alle strutture ospedaliere, da settimane di nuovo sotto forte pressione, per l’esponenziale aumento dei contagi da Covid-19.
Solo pochi giorni fa abbiamo fatto un appello a Regione e Governo affinché le procedure di assunzione del personale sanitario potessero essere velocizzate, così da dare un sostegno e ristoro all’organico sanitario già in stato di sofferenza per l’espandersi a macchia d’olio del contagio da Covid-19”.