Nel Lazio sono oltre 1.300, in pratica 4 su 10, le scuole a rischio crollo per problemi dovuti all’edilizia. E’ lo stesso ministero dell’Istruzione a fornire la dimensione di un fenomeno più volte denunciato da associazioni di cittadini e ambientaliste. Si tratta del cosiddetto “Piano generale di riqualificazione dell’edilizia scolastica” che sottrae dall’aumento del numero di alunni per classe gli edifici scolastici meno sicuri.
Sono le province di Rieti e Frosinone, entrambe vicine al 70 per cento di scuole disastrate, che fanno registrare un vero e proprio record. Nella capitale si sfiora il 30 per cento, con alcuni edifici ubicati proprio nel centro urbano.
Gli amministratori locali lamentano la cronica mancanza di fondi, promessi dal governo a più riprese. Recentemente l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e l’Upi (Unione delle province d’Italia) hanno sollecitato il governo sui fondi promessi.
A Roma sono 252 gli edifici scolastici presenti nell’elenco delle scuole meno sicure: Gianicolo, Centro storico e San Lorenzo i quartieri che ospitano le scuole più a rischio della città. Ma secondo le rilevazioni condotte dal ministero dell’Istruzione la scuola più malmessa dell’intera regione è nel piccolo comune di Vallemaio, in provincia di Frosinone. Seguono Artena e Zagarolo, in provincia di Roma, e Campodimele in provincia di Latina.