I carabinieri del comando provinciale di Latina hanno eseguito cinque misure cautelari con ipotesi di reato che vanno dalla corruzione alla concussione. Destinatarie dei provvedimenti due persone finite agli arresti domiciliari e altre tre sottoposta all’obbligo di firma. Uno degli arrestati sarebbe un dipendente dell’ufficio tecnico del Comune di Latina accusato di corruzione e di investire il provento per l’acquisto di stupefacenti.
È un geometra di 53 anni, N.D.M., in servizio presso l’ufficio ambiente del Comune di Latina(sospeso due mesi fa dall’incarico proprio per l’indagine in corso) una delle persone coinvolte nell’inchiesta che ha portato i carabinieri a notificare questa mattina cinque misure cautelari.
L’uomo è accusato di corruzione e concussione per avere rilasciato permessi allo scarico delle acque reflue ad imprenditori e aziende del territorio in cambio di soldi. L’uomo con i proventi, secondo le indagini dei militari dell’Arma negli ultimi due anni, avrebbe acquistato poi della cocaina. Proprio un quantitativo di cocaina, circa due etti, è stato rinvenuto nel corso delle perquisizioni.