Arrestato dalle Volanti di Latina uno dei componenti della banda che da qualche mese imperversa in provincia, dedita al furto di veicoli e slot machine.
Si tratta del romeno CIUCA Grigore Georgian, di 24 anni, residente presso la comunità AL KARAMA. Sfuggiti alla cattura altri due componenti della banda i quali, vistisi scoperti, riuscivano a dileguarsi nell’oscurità della campagna pontina. Erano circa le 3 di notte, quando la sala operativa della Questura veniva allertata della presenza di persone sospette nei pressi di un bar ubicato sulla via Pontina, km 63.700. Di lì a pochi minuti giungeva altra telefonata da parte del proprietario del medesimo bar il quale informava gli agenti che ignoti gli avevano sottratto furtivamente due slot machine dal proprio esercizio commerciale, scardinando uno degli ingressi. Immediatamente si inviavano sul posto due volanti, le quali circoscrivevano la zona di intervento e di possibile fuga dei malviventi. Nel giro di pochi minuti s’intercettava, sulla via Pontina, una Seat Alhambra con targa bulgara che procedeva a forte velocità. A bordo gli agenti distinguevano tre individui i quali, invece di fermarsi all’ordine dei poliziotti, proseguivano la corsa verso le campagne. Piombati addosso ai malviventi e bloccatagli la via di fuga con l’autovettura ,due dei tre riuscivano a fuggire appiedati nei campi, favoriti dall’oscurità della notte. Il terzo veniva, invece, fermato e tratto in arresto. All’interno dell’autovettura, posta sotto sequestro per i successivi accertamenti volti ad individuare eventuali impronte digitali dei malviventi, si rinvenivano alcune parti di slot machine ed un cospicuo numero di monete riverse sul pianale, oltre ad una mazza di ferro servita, verosimilmente, per sfondare la vetrata del bar. Il fatto che mancassero, però, le slot machine sottratte alla vittima del furto, faceva ritenere che le stesse fossero state abbandonate lungo il tragitto posto in essere dai ladri, dal luogo del furto al momento in cui l’autovettura veniva intercettata dagli agenti. Così, l’altra volante intervenuta si poneva alla ricerca delle stesse nelle strade adiacenti il luogo del furto. Dopo pochi minuti, la ricerca dava esito positivo in quanto le due slot machine venivano rinvenute, parzialmente danneggiate lungo un fossato di via del Moscarello, abilmente coperte da sterpaglia. Tale modalità, lascia presumere che la banda agisca secondo un rituale ben congeniato e modalità che fino ad oggi gli ha garantito un esito positivo, stante le decine di denunce che da alcuni mesi i gestori dei bar della provincia depositano all’Ufficio Denunce. E’ recentissimo anche un esposto della società di gestione delle Slot Machine che chiedeva alle forze di polizia uno sforzo operativo nell’infrenare il fenomeno. Nel corso dei mesi, si è potuto comprendere come la banda agisca, fin dai primi sopralluoghi nei locali da depredare. Una volta individuato il sito e studiatene le misure passive di sicurezza ( allarmi, vigilanza) magari facendo attivare dei falsi allarmi per verificare i tempi d’intervento, il passo successivo è quello di procurarsi un veicolo “pulito” ed adeguato ( furgoni, station wagon) , da sottrarre, la stessa notte della programmata incursione, ad ignari proprietari, in modo che ad un eventuale controllo il mezzo risulti da non ricercare. Ulteriori fasi sono quelle di nascondere le slot machine ; abbandonare in altra zona il mezzo rubato ed eventualmente ritornare, con calma, ma sempre nella medesima notte, a terminare lo scasso dei cassettini blindati. Moltissime sono state le concessionarie locali che si sono viste sottrarre dei mezzi commerciali con questo scopo, denunciandone la sottrazione la mattina successiva. L’analisi del fenomeno criminale ha permesso di constatare quanto questa metodologia si sovrapponga a quello dei furti specializzati dell’ “Oro Rosso” , laddove vengono utilizzati dai ladri furgoni rubati poco prima delle sottrazioni del rame principalmente ad aziende agricole operanti in aperta campagna. Allo stato, sono in corso accertamenti volti all’individuazione dei restanti componenti della banda, formata principalmente da soggetti dell’Est europeo.