Ha avuto esito positivo il tampone effettuato sul dipendente comunale in servizio negli uffici di via Cervone, nell’ala in cui hanno sede il Servizio Mobilità e Trasporti e l’Ufficio Ritiro Atti Giudiziari. Si ricorda che, dalla giornata del 10 settembre, per gli stessi uffici era stata già disposta cautelativamente la chiusura al pubblico e l’attivazione dello smart working per il personale impiegato presso gli stessi.
La positività del dipendente è presumibilmente riconducibile ad un contatto avuto dallo stesso nella serata di sabato scorso con una persona risultata positiva nei giorni scorsi.
Il Comune, di concerto con la Asl, ha attivato tutte le procedure previste dal caso disponendo la sanificazione di tutto lo stabile di via Cervone, operazione che partirà lunedì. È stato inoltre avviato il tracciamento dei contatti avuti dal dipendente. Sarà l’autorità sanitaria a stabilire eventuali altri protocolli da adottare a tutela della salute dei dipendenti comunali che dovessero risultare interessati.
Sino al termine della sanificazione rimarrà sospesa anche l’attività di preparazione dei pacchi alimentari all’interno dei locali del Centro Operativo Comunale che ha sede in un’altra ala dello stesso stabile ma con percorsi di ingresso/uscita del tutto autonomi.
Tutti gli uffici dello stabile di via Cervone, che nella giornata di lunedì sarebbero rimasti comunque chiusi per una interruzione dell’energia elettrica comunicata da Enel, resteranno chiusi fino al termine delle procedure di sanificazione.
A Cisterna invece è risultato negativo il tampone molecolare dell’utente dei Servizi Sociali risultata positiva al test rapido
Non è risultata positiva al tampone molecolare l’utente dei Servizi Sociali sospettata di aver contratto il virus COVID-19.
Come noto, nella giornata di ieri, gli uffici dei Servizi Sociali sono rimasti chiusi per consentire l’immediata sanificazione dei locali a causa dell’accoglienza e presa in carico da parte del Servizio di una giovane donna straniera che, successivamente, è risultata positiva al test rapido di rilevamento del Covid-19 effettuato al momento della sua collocazione presso una struttura protetta.
Sono stati quindi subito posti in quarantena in via precauzionale i due professionisti entrati in contatto con l’utente dando il via a tutte le procedure del protocollo di messa in sicurezza.
Contemporaneamente si è proceduto ad effettuare alla donna il tampone molecolare il cui referto, questa volta, è risultato NEGATIVO al Covid-19.
“Siamo contenti che si sia trattato di un falso allarme – ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali Federica Felicetti -. Va specificato che il test rapido è meno sensibile e specifico e più soggetto a eventuali contaminazione del test molecolare, unico validato a dare risposta certa.
Ma era comunque doveroso attivare celermente le procedure affinché fosse garantita la salute dei lavoratori che, lo sottolineo, svolgono un importante compito di assistenza alla persona sottoponendosi anche a questo tipo di rischi, per se stessi e le loro famiglie. Non ultimo abbiamo voluto tutelare anche tutti gli utenti che quotidianamente si rivolgono al Servizio e che devono essere tranquilli di frequentare ambienti sani, che non mettono a rischio la loro salute, quella dei loro familiari e di chi frequentano”.