Ieri sera 13 maggio, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa in pari data dal Tribunale di Latina nei confronti di un cinquantenne del capoluogo pontino.
L’uomo, nonostante fosse già stato indagato per il reato di lesioni personali, cagionate con calci e pugni alla ex compagna, e in conseguenza di ciò già destinatario della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con la prescrizione di non comunicare con qualsiasi mezzo con la vittima, in almeno due occasioni si era reso protagonista di condotte che hanno costituito palese violazione delle prescrizioni a lui imposte, avvicinandosi alla donna e cercando ostinatamente di avere contatti anche con il figlio minorenne.
Le condotte dell’uomo puntualmente denunciate dalla ex convivente hanno dimostrato l’inadeguatezza della originaria misura cautelare e, pertanto, al fine di interrompere ulteriori episodi intimidatori e lesivi in danno della persona offesa, la competente Autorità giudiziaria, concordando con la tesi degli investigatori della Polizia di Stato, ha disposto l’aggravamento della misura cautelare con quella più afflittiva degli arresti domiciliari con applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico, così da monitorare costantemente l’indagato ed impedire che possa reiterare il reato di cui si è reso responsabile.