Una notte militante quella di CasaPound che con una buona dose di ironia ha attaccato la giunta comunale e ridisegnato i contorni del bilancio dei primi due anni di Coletta.
“I testi degli striscioni – scrive in una nota il movimento di Viale XVIII dicembre – ripercorrono la storia recente della città tra abbandono, cambi continui di dirigenti e ovviamente la saldatura tra giunta e cooperative nell’affare migranti con Coletta, in piedi in un mare di erba secca e non tagliata, ritratto ad ammirare un barcone griffato, evidente richiamo alle vicende di Karibu. Nella nota del movimento si legge: “Il bilancio al sindaco lo abbiamo scritto e disegnato noi. Ci ripromettiamo di riscrivere anche il destino di Latina perché non possiamo accettare di diventare il paradigma della decadenza”.