Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato di Quartiere Nicolosi:
“Quasi ogni giorno, leggendo i quotidiani locali, ci ritroviamo a leggere fatti di cronaca avvenuti nel nostro amato quartiere Nicolosi, non per ultimo, il caso dell’Algerino di 33 anni arrestato negli ultimi 2 mesi ben tre volte, spaccio di droga, resistenza a pubblico ufficiale, estorsione commessa insieme ad un altro pusher del Nicolosi già detenuto in carcere qualche tempo prima per tentato omicidio… l’uomo dopo  il processo è tornato subito in libertà senza alcun obbligo! Libero di continuare a fare cio’ che faceva prima! Dov’è la giustizia? Dove sono le Istituzioni che dovrebbero intervenire in modo massivo per mettere dei punti a tutto cio’?
Noi del Comitato, da mesi ci stiamo adoperando perché questa situazione di degrado e di insicurezza generale possa cessare, ma notizie come queste o come quelle di continue aggressioni, rischiano di vanificare tutto il lavoro che il Comitato sta facendo attraverso iniziative a carattere socio/culturale ed aggregative, finalizzate a ricreare quel senso di Comunità all’interno del Quartiere. Possibile che le nostre energie siano tutte vane? Possibile che le Istituzioni, pur sapendo, preferiscono non intervenire?? Certo c’è da dire che la presenza delle volanti della polizia è molto più frequente! Ma non basta! Le leggi in vigore non permettono neanche a loro di svolgere a pieno il loro operato.
Per tutto cio’, Il Comitato di Quartiere Nicolosi a nome di tutti i residenti, lancia un grido d’aiuto a tutte le Istituzioni ed alle forze politiche cittadine ad adoperarsi congiuntamente per la pianificazione di un programma di interventi di controllo forti, il quartiere va battuto a tappeto, controllare gli affitti e i subaffitti, espellere i delinquenti seriali…
L’esasperazione dei residenti è ormai forte, alcuni sono anche pronti ad intervenire con iniziative personali affinchè queste situazioni finiscano.”