Un probabile regolamento di conti tra spacciatori in zona autolinee ha coinvolto domenica sera un tunisino di 40 anni, con precedenti per spaccio, e tre romeni.
Il pusher era stato già aggredito lo scorso dicembre da un algerino, che voleva costringerlo a spacciare per lui. Questa volta l’aggressione è avvenuto per mano di 3 uomini di nazionalità romena, che hanno ripetutamente colpito il tunisino con un bastone. L’uomo non ha riportato gravi conseguenze e ha rifiutato il soccorso dei sanitari del 118: all’arrivo dell’ambulanza, infatti, il 40enne ha opposto resistenza ai soccorritori che volevano trasportarlo in ospedale per le cure e gli accertamenti.
L’episodio si è verificato in una delle zone con il più alto tasso di criminalità della città, covo di spacciatori e delinquenti, quella che si estende nei tra le autolinee e la chiesa Santa Maria Goretti; più precisamente, l’aggressione ha avuto luogo all’incrocio tra via Emanuele Filiberto e via Marchiafava. La zona, poco sorvegliata e abbandonata nel degrado, è dimora abituale di spacciatori e criminali, i quali risiedono proprio all’interno delle abitazioni site nei dintorni, rendendo il quartiere una realtà critica e pericolosa.
E’ sufficiente aggirarsi per le strade adiacenti all’osteria Nicolosi per toccare con mano la delicata situazione che si è andata creando. Le case popolari sono ormai per il 90% assegnate ad immigrati che, come il tunisino protagonista della recente aggressione, spesso e volentieri si sostengono mediante attività illegali. L’angolo tra via Corridoni e via Marchiafava, e le intere due strade, sono ogni giorno, e in particolare ogni notte, luoghi di scambio di droga e spazi dediti agli ubriaconi di zona. Sarebbe auspicabile un controllo ferreo delle strade e una viva e attenta vigilanza per garantire la pubblica sicurezza e il rispetto della quiete pubblica.