Ottanta chilogrammi di cocaina sono stati sequestrati dai finanzieri del Gruppo di Livorno e da funzionari dell’Ufficio doganale.
La cocaina sequestrata, una volta lavorata ed immessa sul mercato con la vendita al dettaglio, avrebbe fruttato 19 milioni di euro. Su ordine della Procura della Repubblica labronica, sono state eseguite tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, a vario titolo indagati per i reati di traffico di sostanze stupefacenti e sostituzione di persona, anche mediante la fabbricazione e l’utilizzo di documenti di identificazione contraffatti.
Tra i destinatari del provvedimento cautelare figura Luigi Ciarelli, il fratello minore di Carmine Ciarelli, con numerosi precedenti penali e di polizia connessi a rapine, usura, detenzione di armi, ricettazione. La cocaina sequestrata è stata rinvenuta proprio nel giardino del Ciarelli.
I narcotrafficanti erano riusciti a fare arrivare nel porto di Livorno tale quantitativo in un container proveniente da San Antonio (Cile), all’interno del quale era stata caricata una cisterna di grosse dimensioni, sostenuta da due grandi supporti di metallo, all’interno dei quali erano state ricavate delle intercapedini ove erano occultati ben 160 panetti di cocaina purissima dal peso di 500 grammi cadauno.
Sono in corso, contestualmente alle attività volte all’esecuzione dei citati provvedimenti cautelari, perquisizioni nelle province di Latina, Roma e Modena.