In questi giorni a popolare il mare davanti alle nostre coste sono arrivate anche le ‘noci di mare’.
Facilmente scambiate per meduse per via della loro trasparenza e della consistenza gelatinosa, hanno seminato il panico tra i bagnanti, ma in realtà sono ben lontano dall’esserlo e non rappresentano un vero pericolo per l’uomo. Anche se non si può dire altrettanto per l’ambiente marino.
Le prime segnalazioni risalgono alla giornata di ieri, quando sulla spiaggia di Sabaudia, si sono avvicinate in massa alla riva costringendo molti bagnanti ad uscire spaventati. Qualcuno più curioso però ha voluto osservarle da vicino, sperimentando che non sono affatto urticanti e non sprigionano sostanze tossiche. Tanto che alla fine alcuni bambini si divertivano a raccoglierle nei secchielli per analizzarle da vicino.
La specie avvistata sulle nostre coste dovrebbe essere la Mnemiopsis leidyi, inserita nell’elenco delle cento specie invasive, più dannose al mondo. Negli anni Ottanta la sua presenza era stata notata nel Mar Nero e quello è stato il primo caso in cui la Mnemiopsis leidyi aveva causato gravi danni, rendendo molto fragile l’ecosistema del mare, dove aveva continuato la sua crescita, a scapito degli zooplancton di cui si nutre. Si tratta di organismi molto piccoli di cui si nutrono anche i pesci. Mangiano anche larve e uova di piccoli pesci. In 24 ore riescono a divorare tutti i nutrienti presenti in 100 litri d’acqua e consumano da una a quattro volte il proprio peso corporeo in un giorno.