Latina e’ l’unica provincia el Lazio dove gli incidenti sul lavoro sono aumentati del 2%:a Frosinone, Viterbo e Rieti si e’ invece registrato un calo del 3%, a Roma stabili.
Lo ha riferito oggi Livio Lai responsabile del progetto ”Piu’sicurezza al convegno” ”Formazione, sicurezza ed emersione dal lavoro nero: un’interazione possibile?” organizzato dal raggruppamento di imprese Promo Lazio (Igeam Srl, Incentive spa, Erfap Lazio, Ial Roma e Lazio) nell’ambito del progetto ”Servizi per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro del Lazio”, voluto da Fondimpresa ed in collaborazione con l’OBR Lazio.
Nel Lazio in media gli infortuni sul lavoro sono leggermente diminuiti (-0,12%) in termini assoluti 57.924 nel 2008 57.994 nel 2007.
La riduzione e’ stata piu’ pronunciata a Frosinone (-3,5%) Viterbo (-3,1%) Rieti (-2,6%), situazione praticamente stazionaria a Roma (+ 0,3%) e in controtendenza a Latina, dove gli infortuni sono aumentati del 2%.
Nel 2009, a livello nazionale gli infortuni sul lavoro diminuiscono del 10,6%, di cui quelli mortali scendono del 12,2%. Nell’Italia centrale i dati sono differenti: se gli infortuni in generale diminuiscono del 9,2%, quelli mortali aumentano del 9,2%.
L’incidenza di infortuni e’ piu’ alta fra i lavoratori stranieri: 44 ogni mille contro i 39 degli italiani, cosa che gli esperti lo spiegano con la teoria delle 3D: ”Dirty, Dangerous, Demanding jobs”. Gli stranieri, cioe’, hanno una forte richiesta di occupazione e accettano i lavori piu’ sporchi e pericolosi.
Fra gli immigrati a Latina nel 2008 si sono verificati 475 infortuni, il maggior numero fra i rumeni: 158, poi gli indiani (49),i tunisini (36), i polacchi (25).
I relatori del convegno hanno ricordato che quest’anno per la prima volta dal dopoguerra il bilancio delle morti bianche e’ sceso in Italia sotto la soglia dei 1.200 casi l’anno.
(Asca)