Un’ondata di furti all’interno delle aule dell’Istituto Tecnico Commerciale Vittorio Veneto-Salvemini sta suscitando crescente preoccupazione tra gli studenti e le loro famiglie. Gli episodi, che si ripetono con inquietante regolarità, hanno colpito principalmente le aule lasciate incustodite durante le attività di laboratorio, come quelle di educazione fisica, dove gli studenti sono costretti a lasciare i loro effetti personali incustoditi.
L’ultimo furto si è verificato nei giorni scorsi, quando due giubbotti appartenenti a studenti di una stessa classe sono stati sottratti durante una lezione in uno dei laboratori. Ma questo non è stato l’unico episodio: nei giorni precedenti, erano spariti contanti, sigarette elettroniche e altri oggetti da zaini e borse dimenticate nelle aule. Questi furti sembrano essere diventati una costante, alimentando il senso di insicurezza all’interno dell’istituto.
Le circostanze dei furti sono ancora poco chiare. Non è certo se gli autori siano altri studenti, ma la possibilità che i ladri provengano dall’esterno sembra remota, visto che l’accesso alla scuola è controllato dal personale ausiliario. Tuttavia, l’incertezza sull’identità dei colpevoli e la frequenza con cui avvengono questi episodi continuano a suscitare timori tra la comunità scolastica.
In risposta a questa situazione, alcuni genitori si sono attivati, chiedendo un incontro con la dirigente scolastica per affrontare il problema. Durante il confronto, è emersa la volontà di intensificare le misure di sicurezza, con particolare attenzione alla prevenzione. Tra le soluzioni proposte, i genitori hanno suggerito di avvalersi della collaborazione delle forze dell’ordine per effettuare controlli a sorpresa all’interno dell’istituto, cercando così di arginare il fenomeno.
La dirigenza scolastica ha già avviato un’indagine interna per cercare di risalire all’origine di questi furti e adottare le necessarie contromisure. L’obiettivo è garantire che gli studenti possano frequentare la scuola in un ambiente sicuro, senza dover temere per i propri beni personali. Nel frattempo, si valutano ulteriori strategie, come l’introduzione di sistemi di sorveglianza o altre forme di controllo, per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.