Viagra, Cialis e Levitra prescritti a ignari invalidi di guerra con la compiacenza di un medico di base che aveva fornito falsi ricettari. Ovviamente i farmaci per curare le disfunzioni erettili venivano acquistati nelle farmacie e poi rivenduti al mercato nero.
A scoprire il giro d’affari, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Latina, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria diretta dalla Procura della Repubblica di Latina, che hanno condotto minuziose indagini finalizzate a disarticolare un’associazione a delinquere, operante nelle provincie di Roma, Latina e Frosinone.
Le investigazioni condotte dai militari della Compagnia di Fondi, in forza dei poteri attribuiti al Corpo dal D.Lgs. 68/2001 ai fini della ricerca, prevenzione e repressione delle violazioni in materia di bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali, si sono avvalse, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria pontina, di ulteriori strumenti investigativi quali intercettazioni telefoniche e positioning, che hanno permesso di delineare il sodalizio criminale. La condotta delittuosa è consistita nell’appropriazione di ricettari medici autentici con la compiacenza di un medico di base e nella compilazione di impegnative a carico di ignari anziani pazienti ai quali veniva attribuito falsamente un codice di esenzione totale proprio degli invalidi di guerra (codice G02).
Tale modus operandi ha consentito ai sodali di acquisire gratuitamente, presso svariate farmacie di Roma e delle province di Latina e Frosinone, farmaci appartenenti alla fascia “C” – tra cui, in particolare, noti preparati medici efficaci nella cura della disfunzione erettile (Viagra, Cialis, Levitra); tali medicinali venivano immediatamente rivenduti sul mercato nero a prezzi dimezzati.
L’attività delittuosa posta in essere si caratterizzava, inoltre, per l’estrema pericolosità per la salute degli acquirenti, trattandosi di farmaci sostanzialmente assunti senza alcuna prescrizione medica e quindi in assenza di una preventiva ed adeguata valutazione delle possibili controindicazioni per soggetti portatori (consapevolmente o inconsapevolmente) di gravi patologie.
Alla fine è stata data esecuzione all’Ordinanza di misura cautelare personale emessa dal Gip del Tribunale di Latina – dottoressa Mara Mattioli – su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 soggetti di cui 4 in carcere e 3 agli arresti domiciliari.