“Campa Coletta che l’erba cresce”, questo il testo dell’ironico striscione affisso in q5 dai militanti di CasaPound.
“Ironia sì, ma fino a un certo punto. Con questo striscione abbiamo voluto ricordare a Coletta e soci che la primavera è iniziata e che l’erba, per effetto delle condizioni atmosferiche e non per colpa di quelli di prima, ricomincia a crescere. Basta fare un giro in questa città, già comunque trascurata in inverno, per vedere erba alta ovunque, giardini abbandonati e giochi divelti o distrutti. La sciatteria la fa da padrona e ci chiediamo se le ditte vincitrici dell’ appalto di manutenzione del verde saranno richiamate ad eseguire quello per cui sono state pagate. Fa piacere vedere il coinvolgimento di comitati di quartiere o associazioni nell’affidamento di piccoli giardini o aiuole, ma non può diventare questo il sistema per scaricare sistematicamente responsabilità da parte dell’amministrazione. I cittadini pagano le tasse ed è giusto che i servizi siano assicurati. A quanto pare il diritto ad una città vivibile e decorosa non rientra fra quelli che fanno chiamare Latina “città dei diritti” da parti di Coletta e dei suoi sodali.”