Rispetto alla giornata di ieri, si registrano 23 nuovi casi positivi al Covid in provincia, distribuiti nei Comuni di Aprilia (5), Cori (1), Cisterna di Latina (1), Formia (1), di Latina (7), San Felice Circeo (3), Priverno (1), Sezze (2).
La Asl pontina comunica anche 2 casi positivi, non residenti in provincia. Non si registrano nuovi decessi.
Intanto il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive del San Martino di Genova, torna a parlare di Coronavirus. Lo fa attraverso il suo profilo Facebook e torna a caldeggiare quelle che sono le sue posizioni sulla diffusione del Sars-Cov2. La sua idea è che la Covid-19, ad oggi, abbia un’incidenza negativa minore sulla base, tra le altre cose, della capacità della medicina di individuare i soggetti contagiati e soprattutto di trattare i soggetti sintomatici. Un pensiero che spesso lo ha portato ad andare in contrasto con quanti, a suo avviso, si avvalgono di un terrorismo mediatico fuori luogo. Anzi, più volte ha sottolineato il suo essere stato in prima linea al San Martino di Genova nel contrastare gli effetti devastanti della prima ondata.
“Oggi il Covid è una malattia molto diversa. Dobbiamo imparare a convincerci tutti per i prossimi mesi e forse anni. Continueremo ad avere persone positive ma se resteranno il 2% massimo 3% di quelli testati, non sarà difficile tenerla controllata.
La qualità dei ricoveri è molto cambiata rispetto a marzo-aprile, non tanto per l’età media, che a differenza di quanto viene detto non è molto diversa. Da giugno ad oggi al San Martino di Genova ci sono stati 90 ricoveri e un solo decesso. Vuol dire che qualcosa è cambiato in meglio nella gestione della malattia. Anche i dati nazionali lo confermano: negli ultimi 30 giorni 244 decessi su 37000 casi che corrispondono allo 0.6% di tasso di letalità.
Questo è un dato di fatto inconfutabile.
Occorre che tutti prendano consapevolezza della necessità di convivenza con il virus, senza per questo lasciarsi ad andare ad eccessi in senso allarmistico o banalizzante.
Sapere che oggi la malattia da SarsCoV-2 è gestibile perché i medici la conoscono maggiormente e la sanno curare meglio, perché nella maggioranza dei casi produce pochi sintomi o addirittura nessuno e perché sembra fare meno danni di sei mesi fa deve confortarci senza ovviamente abbassare la guardia sulle misure di prevenzione, che ormai tutti conosciamo.”