I Carabinieri dei Nas nell’ultimo periodo, di concerto con il ministero della Salute, hanno effettuato una intensa attivita’ di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, nei canili pubblici e privati, al fine di accertare la corretta conduzione di canili e gattili e, in particolare, lo stato di benessere degli “amici a quattro zampe”.
Le principali violazioni hanno riguardato carenze igienico/strutturali ed autorizzative degli ambienti destinati al ricovero e sgambatura, numero di box (in alcuni casi costruiti abusivamente in dimensioni non sufficienti), smaltimento irregolare delle carcasse di animali, omessa registrazione degli animali all’anagrafe canina, gestione irregolare dei farmaci. I reati contestati sono stati principalmente il maltrattamento e l’abbandono di animali causato da mantenimento di cani in condizioni incompatibili con la loro natura, il mancato rispetto del benessere (mancanza di igiene, sovraffollamento), l’effettuazione di interventi chirurgici di conchectomia (taglio delle orecchie) e caudectomia (taglio della coda) a scopo estetico e non motivati da ragioni patologiche, nonché l’utilizzo di farmaci scaduti di validita’ (in una circostanza da oltre 7 anni).
I carabinieri del Nas di Latina hanno agito in provincia di Latina e di Frosinone, eseguendo 28 ispezioni, di cui 12 nel territorio pontino. 3 le strutture risultate non conformi per quanto riguarda le autorizzazioni e carenze strutturali. Sono state 2 le proposte di sospensione attività.
Una struttura adibita a rifugio per cani con 48 esemplari di varia razza è stata sequestrata perché abusiva e per gravi carenze strutturali/organizzative, igienico-sanitarie oltre che per la violazione degli obblighi di registrazione dei cani in anagrafe canina. Il valore complessivo dei cani e della struttura sequestrata è di circa 200.000 euro. Comminata anche una sanzione amministrativa da circa 9500 euro.