Le operazioni di ricerca del pontino Daniele Nardi e dell’inglese Tom Ballard, dispersi sul Nanga Parbat da domenica 24 febbraio, purtroppo non hanno prodotto finora alcun risultato. Sulla montagna è molto alto il rischio valanghe e la missione diventa sempre più pericolosa.
Nota agli alpinisti come “Killer Mountain”, il Nanga Parbat è il secondo ottomila per indice di mortalità, dopo l’Annapurna e, con i suoi 8.126 metri è la nona montagna più alta del pianeta.
Karrar Haidri, il segretario del Club Alpino Pakistano, ha riferito: “I miracoli accadono e sono accaduti in passato in tali incidenti, quindi speriamo di trovarli”. Haidri ha aggiunto che la ricerca dei due scalatori, iniziata la scorsa settimana, proseguirà anche domani, giovedì 7 marzo, notizia confermata anche dall’Ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo, con un twitter e dallo staff di Nardi, malgrado qualche ora fa alcune fonti abbiano annunciato la conclusione delle operazioni di ricerca.
Funzionari pakistani hanno informato che gli elicotteri continueranno ad assistere le famiglie degli scalatori (Fonte CBS News), fino a quando non decideranno di interrompere le ricerche.