Ormai giunta alla sua ventitreesima edizione, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare si è consolidata come data simbolo di sensibilizzazione, condivisione e solidarietà verso i meno fortunati: quanti vivono nel bisogno.
L’ultimo sabato di novembre, una fittissima rete di supermercati aderisce all’iniziativa, che si articola in una delle attività quotidiane per noi più scontate e divenuta oramai quasi automatica: fare la spesa.
Ma questo sabato sarà diverso!
La prima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare nasce nel 1987 in Francia. In Italia arriva dieci anni dopo, grazie a Don Giussani e Danilo Fossati, con 1600 tonnellate di viveri raccolti il primo anno, 8973 il dodicesimo, fino ad arrivare alle oltre 90.000 nel 2018.
Oltre alla sua finalità pratica, motivata dalle “dieci righe” di Papa Francesco, l’obiettivo ulteriore dell’iniziativa è quello di interrogarsi sulla diversità dei bisogni a seconda delle condizioni di vita nelle quali si versa e sul sentimento di soddisfazione e gioia nuova che si prova nel fare qualcosa per chi non si conosce, sentendosi lo stesso inaspettatamente felici e gratificati.
I volontari, attivi per tutta la giornata di sabato, avranno cura di prelevare, vicino le casse, i viveri offerti dalle mani degli italiani che avranno compiuto questo semplice quanto nobile gesto, per riporli in appositi scatoloni da recapitare in seguito presso le tante strutture caritative convenzionate con il progetto.
Nel 2018 solo il Banco Alimentare del Lazio ha distribuito oltre 4000 tonnellate di cibo a circa 75.000 persone, collaborando con 342 organizzazioni.
Nella nostra provincia sono state raccolte oltre 17 tonnellate di alimenti, redistribuiti poi a 38 enti che compiono attività diretta a famiglie e persone.
Inoltre, l’entrata in vigore, il 14/09/16, della legge Gadda (n. 166/16) contro gli sprechi alimentari e farmaceutici ha incentivato ancora di più progetti analoghi a questo e stabilito misure di semplificazione, armonizzazione e incentivazione del recupero di cibo con priorità verso i più poveri, rinforzando così i tre principali servizi offerti anche dal Banco Alimentare:
-un contributo economico. Donando le eccedenze, le aziende restituiscono loro un valore economico e, se da un lato contengono i propri costi di stoccaggio e di smaltimento, dall’altro offrono un aiuto alimentare importantissimo per chi è in difficoltà;
-ambientale. Il recupero degli alimenti impedisce che questi divengano rifiuti, permettendo così da un lato un risparmio in risorse energetiche, quindi un abbattimento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera e, dall’altro, il riciclo delle confezioni;
-educativo. Fin dalla sua origine, Banco Alimentare ha superato ogni aspetto assistenzialista, ponendo al centro del suo agire la persona -concreta, unica, irripetibile – per “Condividere i bisogni al fine di condividere il senso della vita”;
Sul sito (bancoalimentare.it) è possibile registrarsi, in veste di volontario, come singolo o gruppo. L’iniziativa viene riconosciuta agli studenti con il credito formativo.
Se impossibilitati a fare la spesa, ma comunque desiderosi di aderire, è possibile procedere con acquisti online, donazioni ad uno dei tre codici IBAN ripotati sul sito o con un semplice sms al 45582.
Per chi invece sarà presente e operativo nei supermercati, l’hashtag da apporre a foto, testimonianze e dirette video del “work in progress” è #colletta19.
Si auspica in una risposta viva da parte della nostra città per continuare ad educarci al vero senso della vita anche in vista delle festività natalizie, sradicandole dal consumismo sfrenato dal quale vengono sempre più offuscate di anno in anno, per conferire nuovamente loro l’autentica purezza che le ha sempre contraddistinte.
Supermercati aderenti: Panorama – Conad Morbella – Conad Le Torri – Conad Sermoneta – Todis Q5 – Conad Q4 – Conad via Isonzo – Eurospin via Epitaffio – Conad via Don Torello – Carrefour Piccarello – Conad via Variante Sezze – Conad Superstore Sabaudia – Orvel via San Carlo da Sezze – LIDL via Isonzo – Conad via Ezio