Salve, sono Giovanni Bizzarri ed ho l’onore ed il dolore di essere un caro Amico di Roberto Berardi detenuto ingiustamente nelle terribili carceri della Guinea Equatoriale, per vicende ormai tristemente note.
Dopo oltre 18 mesi di detenzione di cui molti in isolamento, era giunto un leggero ottimismo per cui, nonostante le pessime condizioni di salute di Roberto, lo stesso è stato trasferito nell’ospedale di Bata dove gli è stata diagnosticata una polmonite ed enfisema polmonare, in relazione alle precarie condizioni di igiene e salubrità di questo regime penitenziario ove non è stato possibile introdurre alcun medicinale per le prime cure.
Ironia della sorte pochi minuti fa è giunta la notizia che Roberto con l’inganno di essere trasferito in clinica specializzata, è stato nuovamente tradotto in carcere in isolamento.
Il disegno meschino di questo Dittatore Obiang, appare ormai chiaro: non potendo avvelenare (ciò emergerebbe da una eventuale autopsia) colui che lo ha denunciato ed è stato oggetto di confische negli USA, Spagna e Francia e sarebbe il testimone chiave in giudizi pendenti, sta ponendo in essere torture fisiche e psicologiche ripetute da mesi per togliere la vita a questa persona magari replicando che “… non ha retto al regime carcerario”.
Lo Stato muove piccoli passi in una diplomazia inesistente o in tutt’altre faccende impegnata ed il Vaticano celebra il Festival dell’Ipocrisia.
Infatti nell’Angelus del 22 giugno u.s. Papa Francesco ha dichiarato che :” Torturare le persone è un peccato molto grave, un peccato mortale.”
Nulla da eccepire a questa affermazione se non ci fosse stato l’incontro in pompa magna in Vaticano il 27/04/2013 in occasione della Canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII ed il 25/10/2013 per siglare un accordo bilaterale , compresa l’assistenza spirituale ai detenuti tra Papa Francesco ed il feroce dittatore che, sembrerebbe investire nello IOR molti milioni di euro l’anno.
Intercedere per Roberto sarebbe stato chiedere troppo, neanche una parola, in nome di quella Pietà Cristiana troppe volte proclamata da quel balcone, ove spesso a belle parole, non seguono azioni concrete….purtroppo.
E, cosa peggiore non è giunta neanche una scomunica, peccato. C’è parecchia gente che è stata scomunicata per molto meno, invece il tiranno continua imperterrito a viaggiare e a essere ricevuto in udienze private dal Papa. Di solito le persone che hanno le mani grondanti di sangue vengono allontanate dalla Chiesa. Ci faccia un pensierino il nuovo Pontefice. Le galere della Guinea Equatoriale sono piene di dissidenti che vengono torturati e lasciati marcire, quando non vengono ammazzati dagli scherani del regime.
E da parte italiana non viene in mente a nessuno di appioppargli un bel travel ban, cioè un divieto di venire sul nostro territorio? In fondo un provvedimento di questo genere colpisce il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, un dittatore che al confronto di Teodoro Obiang è un ragazzino alle prime armi (nonostante abbia da poco compiuto 90 anni).
GIOVANNI BIZZARRI