Svolta della Polizia nelle indagini sulle recenti aggressioni ai danni di minori in Piazza S.Marco a Latina.
“Un episodio bruttissimo, di rilevante importanza per quanto riguarda la sicurezza di questa città . Il Questore, infatti, ha tenuto a dare un particolare impulso a questa indagine, all’identificazione di questi giovani adolescenti che si sono resi protagonisti di questa violenta aggressione nei confronti di coetanei nella serata del primo Dicembre scorso in piazza San Marco.” afferma Carmine Mosca, direttore della squadra mobile di Latina.
“Il tutto era nato da una scaramuccia fra adolescenti e qualche insulto fra ragazze, addirittura. Un gruppo meno nutrito di adolescenti che si sottrae all’aggressività del gruppo più numeroso, che però non ha scampo e viene costretto allo scontro. Dapprima avviene l’aggressione da parte di alcune ragazze nei confronti di una loro coetanea, che viene trascinata per i capelli. Poi, un ragazzo che si trovava in compagnia di suo fratello, entrambi di nazionalità italiana, ma di origini congolesi che addirittura a quell’età e da alcuni coetanei hanno subito degli insulti razzisti. Un episodio inqualificabile che ci ha imposto un intervento serissimo. Anche perchè – continua Mosca – a seguito di questi insulti il gruppo meno numeroso è stato stretto da una ventina di coetanei sulla cancellata della chiesa di San Marco; qui i due ragazzi hanno subito un vero e proprio pestaggio: si trattava di un quattordicenne e di un quindicenne, che hanno riportato una prognosi di 20 e 30 giorni. Uno dei due con il setto nasale fratturato e altre ferite gravi al volto, tant’è che è stato soccorso con il volto insanguinato, e l’altro addirittura, a causa dei pugni e dei calci subiti ha perso i sensi e ha riportato un trauma cranico.” questo il resoconto di quanto accaduto quel pomeriggio in piazza San Marco.
“Siamo riusciti – prosegue Carmine Mosca – a identificare le tre ragazze autrici della prima aggressione alla coetanea, che sono state denunciate per percosse. Sono stati inoltre identificati i quattro aggressori materiali, cioè quelli che materialmente hanno sferrato calci e pugni ai due ragazzi di origine congolese, e questi sono stati denunciati per lesioni gravi. Abbiamo poi identificato anche sei della ventina di giovani che invece hanno in qualche modo fiancheggiato l’aggressione creando un cerchio attorno agli aggressori e agli aggrediti impedendo ai ragazzi aggrediti di allontanarsi; in questo caso il reato da contestare riteniamo possa essere quantomeno la violenza privata, se l’autorità giudiziaria non riterrà opportuno contestare un reato più grave, quale il concorso nelle lesioni“.
“Diversi tra questi ragazzi – conclude Mosca – hanno situazioni familiari disagiate quantomeno, in alcuni casi si tratta anche di genitori con precedenti penali e in qualche caso con parentele purtroppo pesanti nella criminalità organizzata di questa città . Sappiamo che si sono verificate diverse aggressioni anche nelle settimane precedenti a quella del primo Dicembre e in un caso ci risulta che alcuni degli aggressori abbiano speso il nome di famiglie criminali di questa città ”.