E’ questo il quadro complessivo emerso a Latina dalle analisi compiute dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato.
Non da’ notizie di se’ il Pm10, con valori che rientrano nei limiti di legge nei 3 giorni di monitoraggio del week-end pontino, mentre destano preoccupazione i livelli dei decibel, fuorilegge dal primo al terzo giorno. E’ questo il quadro complessivo emerso a Latina dalle analisi compiute dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzata anche grazie al contributo di Telecom Italia, che ha lo scopo di monitorare lo stato dell’inquinamento atmosferico e acustico nelle citta’ italiane attraverso il monitoraggio del laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di Rfi e di sensibilizzare i cittadini su cambiamenti climatici, risparmio energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili con le mostre realizzate a bordo del convoglio ambientalista. I dati finali relativi alla qualita’ dell’aria e alle proposte per la citta’ di Latina sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa da Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, Amelia Italiano, responsabile commerciale Trenitalia Lazio, Lorenzo Parlati, presidente Legambiente Lazio, Vittorio Valentini, responsabile laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di RFI e Alessandro Loreti, presidente del circolo Legambiente di Latina.
Le analisi presentate sono il frutto delle 72 ore di monitoraggio effettuate dal laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), rimasto posizionato in via Romagnoli – angolo via Cervone, da venerdi’ 5 a domenica 7 marzo. Allarmante il quadro dell’inquinamento acustico di Latina. Tre giorni su tre oltre la soglia, sia di giorno che di notte. In tutti e tre i giorni di monitoraggio i valori negativi si sono mantenuti discretamente costanti: la rumorosita’ notturna fa registrare sforamenti gravi, dagli 8,6 agli 11,6 dB al di sopra del limite di legge, che diventano piu’ lievi nelle ore diurne, in cui l’intervallo si mantiene tra i 6,6 e i 6,1 dB. A rendere piu’ netto l’andamento dell’alterazione acustica, punte di rumorosita’ notevoli, che arrivano fino ai 69,6 dB della fascia oraria 24-01 di domenica 7 marzo.
Restano invece bassi nei tre giorni di monitoraggio i valori del PM10. Secondo quanto emerso dalle analisi del laboratorio mobile di Rfi nei tre giorni di monitoraggio in via Romagnoli, i valori delle polveri sottili, altamente dannose per la salute dell’uomo, si sono sempre mantenute al di sotto della soglia di guardia, non superando mai il limite giornaliero di 50 mg/m3 previsto dal DM 60 del 2/4/2002. Il valore massimo ottenuto nei tre giorni e’ stato quello dei 41 mg/m3, registrato nel secondo giorno di osservazione.
(ASCA)