La questione energetica risulta attualmente una delle tematiche più preminenti all’interno del dibattito globale sulla sostenibilità.
L’attuale società si basa prevalentemente su un sistema di produzione concentrata dell’energia, che fa perno essenzialmente sull’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili ed esauribili. Un sistema di questo genere dimostra ignorare la limitatezza e la scarsità delle risorse ed è, per forza di cose, insostenibile sia per la pressione che viene posta sulle risorse naturali, sia per le esternalità negative che il sistema stesso genera e che ricadono sulla specie umana: l’energia prodotta da fonti non rinnovabili spesso si traduce in inquinamento atmosferico che grava sulla salute dei cittadini, e oltretutto genera squilibri di scala sovra locale nelle componenti atmosferiche.
Difatti l’aumento della concentrazione dei gas serra nell’atmosfera costituisce una delle esternalità di questo modello di produzione dell’energia elettrica; la concomitanza di ulteriori fattori dell’attività antropica quali i trasporti, le industrie, i consumi domestici e le trasformazioni del suolo completano il complesso quadro del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.
Sono pertanto necessari sforzi e accordi globali per la lotta ai cambiamenti climatici che prevedano un netto cambio di rotta nelle politiche energetiche nazionali.
In Italia il dibattito è particolarmente acceso: il rientro al nucleare viene proposto quale soluzione per la crisi energetica nazionale, per la riduzione della dipendenza energetica e come opzione per ridurre le emissioni di CO2: i pareri al riguardo di questa scelta energetica sono discordanti, e le alternative si fanno sempre più valide e concrete.
Certo è che la strada più idonea e sostenibile da percorrere per affrontare concretamente e a lungo termine la crisi energetica mondiale si debba fondare imprescindibilmente sui concetti cardine di: risparmio energetico, efficienza energetica e energie rinnovabili.
La lotta ai cambiamenti climatici e alla crisi energetica richiede impegno da parte di tutti i livelli istituzionali e amministrativi: le città sono protagoniste e svolgono un ruolo fondamentale in quanto ospitano la maggior parte delle attività umane.
È importante evidenziare come investimenti tali che si pongano l’obiettivo di ridurre i consumi, aumentare l’efficienza energetica e incrementare la quota di energia prodotta da rinnovabili, necessitino alle spalle una politica energetica nazionale che incentivi fortemente iniziative di questo genere e che venga appoggiata fondamentalmente da:
• un piano energetico nazionale che si occupi di analizzare tutte le potenzialità locali di sviluppo delle energie rinnovabili, e che stabilisca gli incentivi da distribuire per le iniziative locali;
• un piano nazionale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici che fornisca ai vari livelli amministrativi tutte le linee guida di cui hanno bisogno per le azioni da intraprendere.
La grande rivoluzione della green economy si sta facendo strada anche in Italia, ora bisognerà capire se il governo vorrà spianare questa strada e alimentare questa tendenza che dal basso, pressoché senza coordinamento, sta comunque investendo tutta la penisola.
CONVEGNO
7 MAGGIO 2010, ore 16:30
Liceo Scientifico Statale
“G.B.Grassi”, Sala Convegni
Via P. Sant’Agostino, 8
Latina
PROGRAMMA DEL CONVEGNO:
Graziella di Mambro: Introduzione
Marco Brogna “Produzione di energia e impatti locali: fonti rinnovabili o nucleare?”
Alberto Budoni “Opzione nucleare e vocazioni del territorio di Latina”
Giovanni Battista Zorzoli “Il futuro energetico dell’Italia”
Eileen Tortora “Fonti Energetiche Rinnovabili in provincia di Latina, a che punto siamo?”
Jessica Brighenti: “Città sostenibili per la lotta ai cambiamenti climatici e alla crisi energetica”
Alessandro Loreti, Presidente ”Legambiente Latina”
Conclusioni di: Maurizio Patarini, Presidente “Latina Sostenibile”
Modera: Graziella di Mambro, “Latina Oggi”