Banda Connemara, è un laboratorio aperto nel senso della banda, come sono aperte le session-music dei pub irlandesi, dove solo i musicisti con una spiccata sensibilità non tanto tecnica quanto umana possono accedere.
Folk celtico, etnica, contaminazioni, tradizionale, tante etichette per dire poco della reale emozione che si prova sia suonando che ascoltando questa musica,delle vibrazioni che lì sul momento vagano in un vortice d’immagini che non si possono fermare, come le farfalle che se le tocchi non volano più, per questo intimo motivo il nostro primo lavoro lo chiamammoButterfly, ma quella è storia passata. Connemara è una terra apparentemente lontana, situata geograficamente nel nord-ovest dell’Irlanda, noi forse per un sesto senso, il terzo orecchio del musicista, l’abbiamo sentita immediatamente vicina, e qui è scattata un’altra storia. Appena da un violino o da una fisarmonica parte un reel o un gig, il delta del Mississipi si fa ancora più vicino al delta dello Shannon quando una nota blues della chitarra risponde al fiddle per poi trasformarsi ancora nel ritmo incessante dei tamburi salentini e arabi,o come ancora la voce di una donna piega alla propria sensibilità interpretativa le melodie cristalline di antiche ballate.
Ecco questo forse è la nostra musica,una miscela di colori del mondo, sotto la sapiente regia del cambiamento, di voler trovare sempre nuove strade e di fare nuovi incontri,come hanno sempre fatto nella storia gli artisti di strada, i Travelers, gli zingari d’Irlanda, da quando la musica e l’arte non è stata più privilegio delle corti e dei cortigiani del re. E’sulla scia di queste emozioni che abbiamo titolato il nostro secondo lavoro discografico completamente autoprodotto AISLING dal gaelico ‘‘Visioni’’. Gli Aisling sono poemi narrativi che richiamano le poesie pastorali del XVIII secolo rintracciabili non solo in Irlanda ma in diverse parti dell’Europa:
‘’… Una visione luminosa distrusse il mio sonno,
mentre esausto io giacqui per un po’.
Il suono di questi versi ci danno l’idea di come in Irlanda questi poemi descrivono gli incontri amorosi reali o sognati con ragazze sconosciute, le quali vanno a rappresentare per il poeta l’amore per la proria terra dominata dallo straniero, canti d’amore per una libertà sempre inseguita e agognata:
‘Il Connemara che abbiamo dentro…un’idea…un’immagine…un sogno…suoni remoti’