Nove anni fa un putsch che in pochi hanno percepito.
Nove anni fa, l’11 di settembre, aveva luogo negli Usa il più spettacolare e ingannevole putsch della storia. Due droni abbattevano le due torri, già precedentemente plasticate, mentre un missile colpiva il Pentagono.
La più cialtronesca e mal architetta delle messe in scena, con tanto di inesistenti storie personali di mai esistiti, né ovviamente morti, passeggeri di aerei di linea mai dirottati da piloti arabi suicidi (del resto scoperti poi vivi in varie parti del pianeta) faceva il giro del mondo ed era tranquillamente bevuta dal suddito-consumatore totalmente lobotomizzato. Questa frottola incredibile pe qualsiasi bambino ma di fronte alla quale si sono chiusi imperativamente gli occhi dei milioni di adulti che amano il Grande Fratello, inaugurava una nuova era del dominio mondiale del Crimine Organizzato a dirigenza (ma non a completa composizione) veterotestamentaria.
La tesi grottesca era quella di un attacco all’Occidente teleguidato da qualche caverna da improbabili capi clan agli ordini di un capo-spectre, che la Cia, con ben poca fantasia quanta poca voglia di lavorare, pescava nei suoi archivi ed identificava in un suo agente storico, nonché socio d’affari della famiglia Bush, un Bin Laden probabilmente già allora morto da anni.
Sulla base di questa panzana d’avanspettacolo s’inaugurava un’era di restrizioni totali delle libertà giuridiche, economiche e civili in tutto l’Occidente, si accelerava la tendenza alla concentrazione dei monopoli in campo finanziario, in campo dei trasporti, in campo delle telecomunicazioni (con tanto di superconcentrazioni bancarie, nell’internet, nelle compagnie aeree), veniva dato un giro di vite sulle conquiste sociali dando sfogo al liberismo selvaggio e si lasciava mano libera agli interventi militari costosi e spregiudicati, definiti “missioni di pace” concepiti per garantire ai più forti il monopolio delle risorse energetiche in declino e dell’intero sistema del narcotraffico mondiale.
La follia speculatrice e liberticida del sistema multinazionale sorto sulla guerra di sterminio che dal 1939 al 1945 le democrazie (parlamentari e comuniste) condussero contro le nazioni e i popoli, raggiungeva un apice mai immaginato e del quale ben pochi dei sudditi sonnambuli si rendono tuttora conto.
Gabriele Adinolfi