L’ipotesi di prolungare l’anno scolastico fino al 30 giugno sembra destinata a tramontare. L’idea di una rimodulazione del calendario scolastico azzardata da Draghi sarebbe sfumata. Era già trapelato dalle ordinanze del neo ministro Bianchi relative agli esami di stato che fissano le date di inizio della maturità dal 16 giugno e la consegna dell’elaborato di terza media entro il 7 giugno. Nonché dalle prime dichiarazioni del Ministro, che aveva precisato come, modifiche al termine delle lezioni o eventuali prolungamenti delle stesse, andassero concordate con le Regioni.
Lo stesso ministro ha dichiarato che è già stato attivato “un gruppo di lavoro composto da personale del Ministero e figure che operano sul territorio, dirigenti scolastici, insegnanti, esperti in materia di disuguaglianze“. Dunque, gli interventi saranno commisurati alle necessità dettate da ogni territorio e realtà scolastica in connessione con le singole scuole, che valuteranno il necessario da fare al fine di intraprendere azioni di recupero.
Tuttavia, se il prolungamento dell’anno scolastico oltre i primi di giugno risulterebbe ormai impraticabile, il Ministero dell’Istruzione sembra intenzionato a voler lavorare ad un inizio anticipato del prossimo anno scolastico 2021/2022, anche se, come già specificato, il nuovo ministro stesso ha intenzione di lasciare a scuole e regioni le decisioni in tal proposito.