Il governo ha deciso la chiusura “in via prudenziale” di scuole e università in tutta Italia dal 5 al 15 marzo. La decisione è stata confermata dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte alle 18 in conferenza stampa da Palazzo Chigi.
L’annuncio ufficiale è arrivato dopo l’ultimo parere del comitato scientifico, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi alle 18 di mercoledì. Ovviamente il tema è il rallentamento del contagio anche al Sud del Paese, dove i casi finora riscontrati sono minori che al Nord, per rafforzare le terapie intensive aumentando i posti. Per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna si tratta della terza settimana di chiusura delle scuole.La chiusura delle scuole? «Una decisione senza precedenti, ma la priorità è la salute pubblica», dice il presidente dell’associazione nazionale Presidi Antonello Giannelli.
La vice ministra dell’Economia Laura Castelli ha aggiunto: «Siamo consapevoli dell’impatto che una misura come la chiusura delle scuole potrà avere sui nuclei familiari e sul Paese, per questo ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione a tutela dei lavoratori pubblici e privati. È in fase di definizione una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni. Ne ho già parlato con il Ministro Gualtieri e gli altri Ministri competenti: faremo tutto quello che è necessario per venire incontro ai bisogni dei cittadini e delle famiglie e per ridurre al massimo i disagi».