Didattica a distanza per le scuole superiori per alleggerire il trasporto pubblico. È quanto ha proposto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dopo un confronto avvenuto con i presidenti delle Regioni. La proposta sarà esaminata nei prossimi giorni e nel frattempo ha scatenato qualche tensione. La proposta di effettuare lezioni a distanza alle scuole superiori è strettamente legata a un eventuale riduzione della percentuale sulla presenza consentita di passeggeri a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale. L’ipotesi è stata avanzata dal presidente del Veneto, Luca Zaia, e da un gruppo di governatori, ed stata riportata al governo da Bonaccini in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni.
Intanto arrivano le prime regole anti Covid che dovrebbero essere contenute nel prossimo Dpcm, da emanare in sostituzione di quello in scadenza giovedì prossimo.
Dallo stop alle gite scolastiche e agli sport di contatto amatoriali fino alla raccomandazione sull’uso delle mascherine in casa con non conviventi. Massimo mille persone agli eventi sportivi e solo 30 invitati ai matrimoni. Ma soprattutto basta assembramenti in strada, fuori i locali non si potrà più sostare e consumare bevande oltre le 21, fatto salvo il servizio al tavolo. I pub e ristoranti potranno restare aperti fino a mezzanotte. Insomma, niente più partite tra calcetto tra amici e niente più birre e brindisi in strada fino a notte fonda.
Ipotesi che il governo ha presentato alle Regioni. Che avrebbero chiesto 24 ore per visionare e ragionare sul nuovo Dpcm.