Melinda Thomas, una donna inglese di mezza età, ha pensato di utilizzare facebook non per condividere contenuti, né per ritrovare vecchie amicizie. No, lei si è affidata al social network nel tentativo di risalire all’identità dello stupratore che la violentò quando aveva solo 13 anni. Così ha ripetutamente scritto sulla sua bacheca: “Messaggio per tutte le donne che negli anni ’80 sono state violentate da un uomo nero nella zona di Swindon. Sto cercando aiuto per uno stupro di cui sono stata vittima”. La donna ha così confessato di essere stata vittima di un abuso dopo oltre 30 anni di silenzio, e dopo che la polizia all’epoca le disse che non vi erano sufficienti elementi per incriminare nessuno.
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