Come ti chiami? Hitler. E tu? Maria Goretti. E tu? Saffo. E ancora Orso, Balena, Diavolo, Clorofilla, Melassa. O Chanel, Rolex e LV. O ancora Dada, Winnie, Bambi, Magnum. E persino Ice, Cola e Contanti.
Dove siamo? Purtroppo non in un asilo in cui le maestre si sono divertite a chiedere ai loro alunni di attribuirsi a vicenda nomi bizzarri. Nella loro versione italiana ma anche inglese, francese, spagnola e portoghese, per evitare monotone ripetizioni. Ma in tribunale, a scuola, in banca e al supermercato. Rigorosamente a Hong Kong. Dove la mania di attribuirsi nomi “speciali” e “unici” è arrivata al punto da spingere tanti a non accontentarsi più dei “classici” Marco, Richard, Miguel e Philippe. E a scegliere di limitare la banalità di comunissimi cognomi come Ng, Chan e Lee con nomi scelti, nella maggior parte dei casi, per la loro musicalità piuttosto che per il loro significato. Perché i vari Hitler, Maria Goretti e Saffo che ho incontrato a Hong Kong non sapevano nulla della storia dei personaggi cui, inconsapevolmente, si erano ispirati.
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