Dal 1 gennaio 2014 la pausa-caffè diventa più “amara”. Colpa dell’Iva sui prodotti venduti nei distributori automatici che passerà dal 4 al 10%, per finanziarla il Governo ha deciso di far aumentare l’aliquota dal 4 al 10%. “E così che si aggrava la crisi. Non solo dei consumi ma anche occupazionale. Con l’inasprimento dell’imposta sono a rischio centinaia di posti di lavoro”, ha affermato il presidente dell’Associazione italiana Distribuzione Automatica, Lucio Pinetti. L’incremento dell’imposta sui prodotti venduti attraverso le macchinette porterà ad un aumento di 5 centesimi sul caffé e le bevande calde, e di 10 centesimi sulle bevande fredde e gli snack, anticipa Confida, aderente a Confcommercio. Per questo motivo dal 9 settembre partirà una campagna dell’associazione per informare i consumatori attraverso un milione di adesivi che verranno attaccati su tutti i distributori automatici d’Italia.
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