– NOTIZIE FLASH – ROMA – Alla fine Francone Fiorito qualche merito se lo prenderà, eccome. Perché le sue ostriche, i suoi bonifici incontrollati, la sua vita da milionario con i soldi altrui, hanno fatto saltare un tappo che da troppo tempo accumulava pressione. A cominciare dal Piemonte, la Guardia di Finanza ha acquisito la documentazione relativa alle spese di tutti i gruppi consiliari a partire dal 2008. Cinque pattuglie di militari della Tributaria hanno praticamente messo le mani nelle tasche dei consiglieri regionali del Piemonte per acquisire i rendiconti delle spese e le carte relative ai gettoni di presenza, alle trasferte e ai rimborsi chilometrici. E tutto dopo che un deputato Pdl, Roberto Rosso, alcuni giorni fa aveva rivelato davanti alle telecamere di Telelombardia che un consigliere piemontese aveva trascorso una settimana bianca ospite a casa sua al Sestriere e si era fatto dare mille euro al giorno di rimborso chilometrico come se fosse in missione ogni giorno da Torino alla nota località sciistica. Qualcuno aveva voluto individuare quel consigliere nel capogruppo del Pdl, Luca Pedrale, intorno al quale aveva fatto quadrato tutto il partito bollando le parole di Rosso come «più fastidiose che dannose».
E lo stesso deputato aveva corretto il tiro, mandando le scuse a tutto il Consiglio regionale. «La mia – ha detto ieri – era solo una provocazione, un paradosso per sollevare un problema che esiste non soltanto in Piemonte, ma in tutte le Regioni, e che non può essere risolto dalla Guardia di Finanza, ma dalla politica». Il problema è quello dell’autocertificazione, introdotta in Piemonte da una legge regionale nel 2001. Un istituto che oggi non piace più, tanto che c’è un accordo per eliminarlo, a tempo record. Ma che tuttavia ha prodotto un sistema che ora è al vaglio delle Fiamme Gialle, soprattutto per quanto riguarda le spese concentrate del periodo 2008-2012. Proprio ieri sul sito di Palazzo Lascaris sono comparse le tabelle relative al 2011. Si è scoperto che il Consiglio regionale ha rimborsato con 590 mila euro le trasferte e il lavoro di consiglieri e assessori, sulla base di quanto dichiarato dai loro gruppi. E che alcuni consiglieri hanno viaggiato di più (c’è chi avrebbe percorso fino a tremila chilometri in un solo mese) e chi invece non si sarebbe mai spostato da Torino.
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