Le 25 famiglie rom del campo nomadi autorizzato di via Triboniano a Milano, che verrà sgomberato a fine ottobre, non saranno sistemate in case popolari. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Roberto Maroni intervenuto ad un incontro nella prefettura del capoluogo lombardo. “E’ una scelta politica, di saggezza – ha detto il responsabile del Viminale – che mette d’accordo le sensibilità di tutti, compresa quella di chi vuole l’assegnazione delle case popolari prima ai milanesi”. La soluzione alternativa verrà trovata da Gian Valerio Lombardi, prefetto e commissario straordinario per l’emergenza rom. Secondo Maroni sarà comunque “facile” trovarla perché “siamo di fronte a solo 25 casi”. Il ministro vuole anche proporre al Governo e al Parlamento una legge che preveda l’espulsione di cittadini comunitari senza i requisiti previsti da una direttiva europea del 2004, ovvero senza lavoro, con reddito insufficiente per potersi mantenere e senza un’abitazione, con chiaro riferimento ai cittadini rom. Maroni ha sottolineato che l’adeguamento delle leggi italiane alla direttiva europea è necessario, in particolare, per il probabile ingresso a marzo 2011 della Romania nell’accordo di Schengen.