– Flash – Notizie Cronaca – “Adesso stacco perché sta salendo un rocciatore e devo attrezzarmi per difendermi”, conclude così il collegamento con Radio Black Out il leader del movimento No tav Luca Abbà rimasto vittima di un incidente nel cantiere di Chiomonte.
Salito questa mattina su un traliccio dell’alta tensione nei pressi della baita Clarea (storico presidio dei No tav) per cercare di ritardare i lavori di allargamento del cantiere, Abbà, dopo aver rifiutato più volte di scendere nonostante gli inviti delle forze di polizia, ha preso la scossa ed è caduto da quindici metri di altezza. Ora si trova all’ospedale Cto di Torino in gravi condizioni, intubato e in coma farmacologico. Maurizio Berardino, primario del Cto, in una conferenza stampa si è detto “moderatamente ottimista” sulle sue condizioni: “Occorrono almeno sei-sette ore per poter valutare i danni da folgorazione e le lesioni interne che hanno provocato. I danni da caduta, invece, pur gravi non sono di per sé tali da mettere a rischio la sua vita: alcune fratture alle costole destre, pneumotorace a sinistra, un lieve trauma cranico”. Abbà, 37 anni, è uno dei proprietari dei terreni che dovrebbero essere espropriati e questa mattina è stato tra i primi ad arrivare alla baita quando operai e forze e dell’ordine hanno iniziato ad ampliare il perimetro delle recinzioni verso i terreni dei privati. L’operazione è scattata con un giorno di anticipo rispetto al previsto e questo ha preso in contropiede i militanti No tav, che però non si sono scoraggiati e hanno bloccato subito l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all’altezza di Chianotto, oltre alle statali 24 e 25, mentre è stata convocata un’assemblea a Bussoleno e una fiaccolata da Giaglione alla baita in Val Clarea. (Pif – 27 feb)
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