La Chiesa pagherà l’Ici sugli immobili ad uso commerciale. La decisione del governo di Mario Monti è stata presa quasi in sordina, ed è stata comunicata ieri con una lettera alla Commissione europea, nella speranza che la scelta di applicare questa tassa (che ora si chiama Imu) possa bloccare la procedura di infrazione avviata tempo fa a Bruxelles.
Un portavoce dell’esecutivo comunitario ha giudicato questo annuncio «un buon progresso», ma il giudizio definitivo verrà solo dopo l’approvazione parlamentare.
La Chiesa fa buon viso a cattivo gioco, accoglie con favore la decisione ma si raccomanda di avere attenzione a non considerare commerciali le attività “no profit”.