A raccontare il gesto eroico di Birillo è stato lo stesso proprietario del cane, Claudio Coppola.
Morto in mare per salvare un piccolo bambino di 5 anni che era in difficoltà. È la storia del cane Birillo, meticcio di 8 anni morto domenica scorsa sulle spiagge di San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno dove i suoi padroni stavano trascorrendo le vacanze. Il cane eroe stava giocando sul bagnasciuga non lontano dai suoi padroni quando si è accorto che un bambino annaspava in acqua in difficoltà. Dopo aver abbaiato forte per attirare l’attenzione dei presenti e soprattutto del suo padrone, il meticcio non ha esitato a tuffarsi in acqua per raggiungere il piccolo. Nel frattempo anche il padrone del cane allertato dall’animale aveva richiamato l’attenzione di altri bagnanti. Con uno di loro si era tuffato a sua volta per soccorrere il bambino già raggiunto dal cane. Nel ritornare a riva però Birillo, probabilmente a causa della stanchezza, non ce l’ha fatta, ha cominciato a bere acqua ed è morto annegato sotto gli occhi del padrone che non ha potuto fare nulla per lui perché impegnato a soccorrere il bambino.
Il cane è stato cremato
A raccontare il gesto eroico di Birillo, come spiega Il Mattino, è stato lo stesso proprietario del cane, Claudio Coppola di Salerno che era in vacanza con la moglie a San Benedetto. Il bambino salvato fortunatamente invece sta bene e se l’è cavata solo con un grande spavento. La mamma del piccolo arrivata subito sul posto voleva dare una ricompensa alla coppia di Salerno per ripagarla della perdita di Birillo, ma i due hanno rifiutato ogni tipo di ricompensa accettando però che la donna si facesse carico delle spese per cremare il cane e per il trasferimento delle ceneri a Salerno.