– NOTIZIE CRONACA – 11:33 – I radicali dell’associazione Luca Coscioni lanciano “A.A.A: Cerchiamo malati terminali”. La campagna shock sul tema dell’eutanasia. Nel video compare un letto vuoto, con una troupe che sta per girare il film “Eutanasia legale”. Al ciack la voce in sottofondo chiede a “chi vuole essere attore protagonista” di “farsi vivo”. Un video “volutamente “scandaloso e sgradevole – dice Mina Welby – nel momento in cui si discute di una brutta legge”.Spot in tv e su altri media
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Lo spot verrà proposto a tutte le televisioni, e farà parte di una campagna, lanciata in occasione del congresso dell’associazione che si tiene a Milano il 6 e 7 ottobre, che coinvolgerà anche i social network e altri media come i free press e i giornali di annunci.
“Far emergere l’eutanasia sommersa degli ospedali”
“Noi riceviamo già almeno una telefonata al giorno di persone che ci chiedono informazioni su come andare in Svizzera o in Olanda a morire – ha spiegato Filomena Gallo – le storie reali che verranno fuori saranno divulgate attraverso dei video. Ci auguriamo che emergano anche storie sull’eutanasia sommersa che c’è negli ospedali italiani e su cui il Parlamento non ha mai voluto fare un’indagine conoscitiva”.
“Una brutta legge sull’eutanasia”
Obiettivo, spiega Mina Welby, la vedova di Piergiorgio, è sensibilizzare su una “brutta legge sull’eutanasia, che se approvata provocherebbe l’annientamento della libertà di scelta di tutti i cittadini”. La campagna, aggiunge Filomena Gallo, segretario dell’associazione, dovrebbe agire anche sui decisori politici poiché “a fine legislatura si vuole approvare una legge sul testamento biologico che impedisce di fatto di esercitare la propria volontà”.
“Più della metà degli italiani d’accordo all’eutanasia”
La Gallo annuncia che l’associazione è pronta a raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare sull’eutanasia, anche perché le indagini Istat dicono che più di metà degli italiani sarebbe d’accordo.
Roccella: “Annuncio mortifero”
Di ben altro parere la parlamentare Eugenia Roccella, secondo cui “l’annuncio mortifero dei Radicali non credo troverà entusiastiche adesioni di massa. I malati, terminali o no, chiedono piuttosto sostegno, vicinanza, sollievo dalle sofferenze, insomma, cure”.
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