Il tuo latte parla francese (Parmalat, acquisita dalla Lactalis), le tue fette biscottate parlano svizzero (Buitoni, comprata dalla Nestlè). La tua marmellata è inglese (Santarosa, della Unilever). La tua linea telefonica è spagnola (Telecom oggi in mano a Telefonica), la tua lavatrice, il tuo forno, il tuo televisore, la tua lavastoviglie, sono svedesi (Rex, Zoppas, Zanussi, Molteni, ceduti alla Electrolux). La tua giacca delle grandi occasioni è araba (Valentino, ceduta all’Emiro del Qatar) la tua moto è tedesca (Ducati, ceduta alla Audi Volkswagen).
Viaggi e sai che il tuo aereo Alitalia presto sarà francese (AirFrance-Klm). Ti siedi a pranzo e la tua birra è sudafricana (Peroni venduta alla SABMiller), i tuoi salumi (Fiorucci) sono spagnoli (venduti alla Campofrio). Nemmeno il tuo riso è italiano (Scotti è al 25% dell’iberica Ebro Foods). Il tuo gelato Magnum, il tuo Cornetto, sono inglesi (anche Algida è della anglo-olandese Unilever). Ora tu, politico italiano, devi solo stare zitto: non parlare più di difesa del made in Italy.
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