La sfida è da dentro o fuori, ci si salva tutti o non si salva nessuno, basta con il «disfattismo», il Paese può farcela e l’unico in grado di tirarlo fuori dalle secche, mantenendo gli impegni presi con l’Europa, è lui, e lui solo. È un Silvio Berlusconi motivato e conscio dell’importanza del momento quello che, dalla Sardegna dove passa il weekend, assicura che la legislatura durerà «fino al 2013», annuncia che presenterà alle Camere – il 9 e 10 novembre – gli «impegni con l’Europa e le misure per la crescita» che rappresentano un programma per «i prossimi diciotto mesi», sprona l’opposizione al «senso di responsabilità» e promette che tutto quello che è stato richiesto dall’Europa sarà fatto.