L’Italia ha il record negativo delle reazioni avverse riconducibili al vaccino Pfizer-Biontech nell’Ue. E’ quanto emerge dal report di ‘Eudravigilance‘, la bancadati europea per la gestione e l’analisi delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai medicinali che sono stati autorizzati.
Al 30 gennaio 2021, le reazioni avverse segnalate in Italia dopo la somministrazione del ‘Comirnaty’ della Pfizer-Biontech sono 8.741 casi. Di questi 7.811 casi sono stati classificati come “gravi”.
Tra gli eventi più frequenti riportati ci sono i disturbi di carattere generale e relativi al sito di somministrazione (17.365 casi di cui 4.810 gravi), disturbi del sistema nervoso (11.054 casi di cui 3.471 gravi), disturbi del tessuto muscoloscheletrico e connettivo (8.060 casi di cui 2.046 gravi) e disturbi gastrointestinali (5.987 casi di cui 1.938 gravi). Tra i 26.849 eventi avversi al vaccino Covid Pfizer, segnalati alla banca dati europea ‘Eudravigilance’ fino al 30 gennaio 2021, ci sono anche 168 casi di paralisi facciale.
In Europa, al 30 gennaio, sono stati segnalati complessivamente 26.849 eventi avversi al vaccino Covid di Pfizer/Biontech Tozinameran (nome dato durante la sperimentazione: BNT162b2; Comirnaty è il nome commerciale, ndr). Di questi quasi ventisettemila, 21.976 sono nella fascia di età compresa tra i 18 e i 64 anni; dai 65 fino agli 85 anni 1.761 casi; oltre gli 85 anni, 1.284.
Tra i più colpiti gli operatori sanitari: al 30 gennaio i casi registrati sono stati 19.985, mentre al di fuori di questa categoria i soggetti colpiti da reazioni avverse sono stati 6.864.
Secondo ‘Eudravigilance’ ad essere più colpite dalle reazioni avverse del vaccino Pfizer sono le donne. Sul totale citato in Europa, i casi di donne sono 20.552, pari al 76.5%; mentre gli uomini 5.725 (21,3%). Non specificato 572 casi pari al 2,1 percento.