Chiusure mirate nei territori più a rischio, limitazioni agli spostamenti tra Regioni, chiusura dei centri commerciali nei weekend e riduzione degli orari per le altre attività commerciali e più didattica a distanza nelle scuole. Ecco le misure a cui sta studiando il governo e che potrebbero essere incluse in un nuovo Dpcm già domani, lunedì 2 novembre. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà infatti in Parlamento per un confronto sulle nuove restrizioni. Che potrebbero quindi entrare in vigore già nella serata di domani.
Ieri pomeriggio l’esecutivo ha convocato urgentemente il Comitato tecnico scientifico. Gli esperti avrebbero suggerito di procedere con lockdown locali, a livello provinciale o regionale, rendendo più severi alcuni divieti in ambito nazionale. Questa mattina ci sarà una nuova riunione tra governo e Regioni, mentre nel pomeriggio è prevista un nuovo vertice con i capidelegazione, allargata ai ministri più direttamente interessati dalle misure in programma. Ieri l’esecutivo aveva chiesto al Cts di aggiornare le indicazioni sui territori in cui la situazione è più critica e dove sono quindi necessari interventi più stringenti.
Saranno quindi i governatori e le autorità locali a varare restrizioni più severe. In generale, si pensa a ridurre gli orari per i negozi e a scaglionare ulteriormente la chiusura per bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, a cui è ora imposto lo stop all’apertura al pubblico per le ore 18.
E infine la didattica a distanza potrebbe essere implementata nelle scuole superiori, ma forse anche per la terza media, al 100%.