Il mondo del gioco d’azzardo, fisico ed online, è molto spesso considerato come un universo complesso e pieno di sfaccettature. Anzitutto va chiarito che quando si parla di gioco d’azzardo si fa riferimento ad un settore totalmente legale, che comprende al suo interno anche i casinò non aams, importante per le casse dell’Erario europee e per il divertimento di milioni di persone.
Questo settore, così articolato, assicura ai giocatori il massimo dell’esperienza assieme a standard elevati di sicurezza e controllo. Significa che ogni giocatore, nel settore legale, è sempre protetto a cominciare dalla sua privacy e può chiedere aiuto nel caso in cui dal gioco come divertimento si passi al gioco come ossessione.
La ludopatia, come spiegano gli esperti di Ipsico, è infatti sempre in agguato quando si gioca e quando nel gioco sono previste vincite in denaro. Per uno scherzo della mente, può sembrare ad un occhio superficiale che una vincita significhi “vincere sempre” e quindi si finisce per perdere il controllo. Il settore legale assicura assistenza e conforto per tutti quei giocatori che cadano nella trappola-ludopatia.
Il protocollo del Gioco Responsabile, abbracciato in toto da tutti gli operatori che esercitano legalmente, va proprio in questa direzione, assicurando la protezione del giocatore a trecentosessanta gradi.
Ciò significa aiutare il giocatore anche a costruire uno scudo anti-Gap, con una serie di strumenti, dalla limitazione sul gioco fino all’autoesclusione, utili a prevenire prima ancora che curare l’insorgere di ogni problematica legata al gioco.
Il settore illegale, purtroppo presente e con un giro d’affari in ampia crescita, è l’esatta negazione di questi controlli. E quando si finisce nelle trame di questo canale, è assai più facile perdere il controllo e trovarsi, anche inconsapevolmente, “dipendenti” dal gioco. In quel caso le misure non sono affatto assicurate ed anzi, il giocatore è lasciato totalmente solo, in balia di se stesso. Cosa si può fare per evitare che la situazione degeneri, qualora se ne palesassero le possibilità?
Sinergia e collaborazione sono il primo passo da compiere. Ma in territori come l’Italia c’è urgenza di una normativa generale, il cosiddetto riordino, che gli operatori chiedono a gran voce per costruire, da un lato, un presidio di legalità, dall’altro un faro contro il gioco d’azzardo patologico. Per arrivare al riordino servirà anzitutto superare la questione territoriale, con cui s’intende il groviglio normativo che caratterizza ogni singola regione in materia di gioco.